L’origine dell’aperitivo

Quando oggi nominiamo l’aperitivo, è del tutto normale e scontato parlare di quel momento sociale che ci riunisce tutti di fronte ad un buon bicchiere di vino o un super alcolico in generale, accompagnato magari da un piccolo buffet che diventa poi l’ormai noto apericena. Ma l’origine dell’aperitivo ha radici molto più antiche, e se vogliamo quasi più romantiche, rispetto il concetto di massa che gli attribuiamo oggi.

Le origini. Da Ippocrate al Vermouth, fino all’aperitivo culturale

Partendo dall’etimologia della parola, la parola aperitivo viene dal latino aperitivus: “che apre”, ed indica una bevanda tendenzialmente amara che apre lo stomaco aumentando l’appetito. Fu proprio Ippocrate a scoprire questa bevanda dal gusto amaro per curare l’inappetenza dei suoi pazienti, dando vita al Vinum Hippocratum, giunto poi nelle mani degli erboristi medievali che capirono quanto il gusto amaro fosse responsabile dell’aumento della fame. Senza andare cosi tanto indietro, il primo liquore da aperitivo venne creato a Torino nella bottega di Antonio Benedetto Carpano, con il nome di Vermouth, un vino aromatizzato con la china da consumare prima dei pasti per stimolare proprio l’appetito. Da li a poco iniziarono a creare moltissime varianti anche a base non vinosa, fino ad arrivare all’inizio del Novecento, in cui l’aperitivo assunse una valenza quasi artistica e romantica. Si perché era proprio nelle ore precedenti i pasti principali, che si riunivano artisti ed intellettuali per parlare, discutere e intrattenersi con un Vermouth o un Campari e con piccoli stuzzichini su argomenti di spessore e di cultura, e ben presto l’aperitivo divenne realmente una dimensione culturale per pochi eletti.  Più avanti, negli anni ‘80, la Milano da bere riprese il concetto americano dell’happy hour, dando grande rilievo ai colorati cocktails intesi come prodotti di nicchia e realizzati da barman esperti, il tutto accompagnato da musica e piccoli stuzzichini.

Aperitivo social

Senza essere troppo severi, dobbiamo però togliere un po’ di romanticismo alla fantastica storia dell’aperitivo per arrivare a quello che conosciamo più o meno oggi, ovvero un incontro sociale, spesso caotico, che prevede la bevanda alcolica più un piccolo o grande buffet “no limits”, e che ci accompagna dalle 18.30 alle 21.30 circa. Per essere precisi oggi è sempre più comune fare l’apericena, in quanto l’aperitivo tende a prolungarsi anche oltre l’orario di cena e diventa un alternarsi di stuzzichini e bevande alcoliche anche fino a tarda sera. Diciamo che sicuramente l’aspetto di nicchia culturale e artistico si è perso negli anni per dare spazio a persone che si incontrano dopo il lavoro, specialmente nel fine settimana, per parlare del più e del meno in un ambiente divertente e sicuramente più rumoroso che intellettuale. Nonostante ciò, l’aperitivo è comunque un evento sociale piacevole cui non vogliamo rinunciare e qui a Presezzo, Il Dolce Forno di Ale & Jac, ti riserva dopo le 17 un aperitivo con drink, birre, stuzzichini serviti al tavolo da gustare in un ambiente con wi-fi, parcheggio, e un accogliente giardino esterno durante la bella stagione. Veniteci a trovare in Via Vittorio Veneto, 929 o chiamate al numero 346 4917774 per riservare un tavolo.

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